Borghi e Città

Borghi e città

Scansano

Scansano si trova a circa 28 Km a sud-est di Grosseto. Le ipotesi sulla derivazione del nome sono molteplici: alcuni ritengono che esso derivi dalla parola etrusca “scansna”. L’ipotesi di un’origine etrusca sarebbe confermata dal ritrovamento di piccoli insediamenti rinvenuti nella Valle dell’Albegna, fiume che costeggia il confine meridionale del Comune. Il comune di Scansano, oltre che per le bellezze storiche e paesaggistiche, merita attenzione anche per il vino e per la gastronomia. Il Morellino, un ottimo vino rosso, D.O.C.G, prodotto nella zona con uve Sangiovese ed Alicante, deve il proprio nome al colore rosso tendente al granato con l’invecchiamento; ha un sapore caldo ed asciutto, che si accompagna ottimamente con i piatti tipici del luogo: “acquacotta”, cinghiale e pecorino.

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Grosseto

Grosseto è il maggiore centro urbano della Maremma, collocata sul lato destro del fiume Ombrone. la sua storia è strettamente legata alla decadenza e al progressivo abbandono della città di Roselle. La nascita di Grosseto come città e civitas avvenne nel 1138, quando Papa Innocenzo III spostò la diocesi da Roselle alla città appena nata. Da quel momento in poi molte importanti città toscane si avvicendarono nei tentativi di conquista di Grosseto per ottenere uno sbocco al mare, il controllo delle coste e il commercio del sale. Siena e Firenze furono le città che mantennero maggiormente il controllo sul territorio, costruendo le mura e la Fortezza. Una grande ristrutturazione della città avvenne durante il dominio dei Lorena, famiglia granducale che fece diverse riforme, tra cui la bonifica della palude e l’abolizione della pena di morte nel 1790.
Camminando per le strade del centro storico potrete ammirare monumenti di varie epoche: dalle chiese medievali, agli edifici seicenteschi e specialmente dell’Ottocento e dei primi del Novecento.

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Campagnatico

Immerso nel verde della campagna, poco distante dal fiume Ombrone, si trova Campagnatico, importante castello appartenente sin dal secolo X ai conti Aldobrandeschi di Sovana. Un castello e una corte di Campagnatico sono menzionati in un atto di compravendita del 973, stipulato da Lamberto di Ildebrando degli Aldobrandeschi a favore dell’Abbazia di S. Salvatore sul Monte Amiata.

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Magliano in Toscana

In un territorio ricco di testimonianze di epoca etrusca, il castello è ancora oggi cinto da una cerchia compatta dimura di notevole valore architettonico, (restaurate dai Senesi nel XV secolo). L’insediamento si adagia su una collinetta, il cui orizzonte ad ovest è segnato dal mare, mentre tutt’intorno lo sguardo si perde nella campagna ricca di uliveti, che danno al paesaggio un aspetto tutto particolare.

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Manciano

Arroccato in cima a un colle e difeso da solidemura, Manciano, che un popolare proverbio definisce “Spia della Maremma”, domina un vasto territorio. “Finalmente, dopo la più ardita tra le Croste e i Pianacci, Manciano corona la cima di un poggio isolato. Case di travertino bruno, addossate le une alle altre o riunite da archi; un labirinto di stradicciole lastricate che salgono svolgendosi a spirale verso il Cassero, eretto a dominarle nel punto più elevato del poggio: tale è Manciano, grosso paese dedito al commercio, che deve il suo benessere alla fortunata posizione a mezza strada tra la montagna e ilmare, ed al prossimo bivio che gli incanala tutto il traffico delle valli dell’Albegna e del Fiora. L’aria è buona e stupenda è la veduta che da quest’altezza si gode sulle colline degradanti nel piano e sulle Isole dell’Arcipelago Toscano, fino all’azzurro indeciso della Sardegna lontana…”. Così, nel 1911, C.A. Nicolosi descriveva Manciano nel suo libro sulla montagna maremmana. E fu certamente questa particolare posizione di naturale belvedere, che fece di Manciano un osservatorio di grande importanza strategica.

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Roccalbegna

Inserito in un contesto paesaggistico di grande bellezza, il paese si trova sul fianco meridionale del Monte Labro ed è dominato da una gigantesca rupe calcarea detta “Il Sasso”, o Pietra, che sovrasta l’abitato, di fronte alla quale si eleva la Rocca, con i resti delle fortificazioni aldobrandesche e del cassero senese. Sorgendo in una posizione strategica straordinaria,fu in possesso degli Aldobrandeschi già nei primi anni del XIII secolo, anche se contemporaneamente potenti signori locali tentavano di stringere buoni rapporti con la potente Repubblica di Siena che, consapevole dell’importanza militare e politica di questo luogo, alla fine del XIII secolo si impadronì definitivamente del castello, dopo una lunga trattativa con i signori locali intrapresa nel 1261.

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Semproniano

Un triangolo di terra formato da verdi colline e fertili vallate costituisce il territorio comunale di Semproniano. Bagnato
dalle acque dell’Albegna e del Fiora, attraversato in tutta la sua lunghezza dalla Strada Provinciale della Follonata, che lo collega all’Amiata, il territorio presenta un paesaggio suggestivo, con ampi e splendidi panorami.